
L'arbitro "totale" di Carlo Pacifici
Nel corso della serata del 4 aprile, con il sorteggio voluto dal Presidente Marcello Nicchi per la partecipazione di un Arbitro o di un Dirigente Nazionale in una Riunione Tecnica delle Sezioni per portare nelle periferie la voce di un associato di prestigio, abbiamo avuto il piacere di ospitare il Responsabile della C.A.N. D Carlo Pacifici.
La Lezione Tecnica ha avuto luogo in nella sala di una struttura ricettiva di Pergusa, sulle sponde dell’omonimo lago. Otre al rinomato ospite, il presidente sezionale Filippo Tilaro ha avuto l’occasione di presentare il Delegato Provinciale FIGC ennese Paolo Rosso, il Componente del Comitato Regionale Arbitri della Sicilia, responsabile degli Assistenti, Michele Giordano, il Componente della C.A.N. D Michele Cavarretta, il responsabile regionale dell’AIC (Associazione Calciatori) Gino Giacchi ed il componente del Settore Tecnico, nonché associato della nostra sezione, Giorgio Vitale. In platea erano presenti i presidenti sezionali di Trapani, Marsala, Barcellona Pozzo di Gotto e Ragusa, rispettivamente Gaspare Cernigliaro, Biagio Girlando, Francesco D’Anna e Andrea Battaglia (anche rappresentante dei presidenti di sezione siciliani), il vice presidente della sezione di Acireale Mario Mascimino, oltre alla maggior parte degli Arbitri, Assistenti ed Osservatori siciliani appartenenti alla C.A.N. D, tra cui i nostri Assistenti Arbitrali Sergio Balzarini e Mirko Cino.
Dopo l’introduzione fatta dal Presidente Tilaro, la parola è passata all'illustre ospite, il quale ha sviluppato il suo discorso sull'“Arbitro Totale”. La slide iniziale ci illustrava i precursori del Calcio totale, come la Nazionale Olandese, che negli anni ’70 grazie alla organizzazione del gioco, formato da giocatori universali che potevano assumere diversi ruoli, è riuscita ad effettuare due finali mondiali. Si è passati poi al Milan di Sacchi, fino ad arrivare al calcio stellare del Barcellona di Guardiola. Quindi il calcio si è evoluto e necessariamente, dice Pacifici, anche l’arbitraggio si è dovuto evolvere, per adeguarsi al calcio moderno.
Il primo arbitro che ha compreso la trasformazione del calcio e la tendenza alla fisicità è stato il nostro siracusano Concetto Lo Bello, che ha cominciato ad inserire lo stato di atleta nell'arbitraggio; infatti si allenava per poter essere il più vicino all'azione di gioco. Dagli anni novanta in poi il gioco del Calcio influenza il Regolamento ed il modo di arbitrare e non il contrario; da quel periodo ad ogni inizio di stagione esce la Circolare n.1 che anticipa tutte le variazioni del regolamento da attuare in quella stagione. Con l'avvento di Collina l'evoluzione arbitrale si ha con la comunicazione: l'arbitro non è più il protagonista assoluto, ma fa parte della partita ed è un tassello della stessa.
L'arbitro non pensa solamente a far rispettare il regolamento, si trasforma in “totale”, poiché diventa general manager e team leader di un gruppo fra assistenti, quarto uomo e arbitri di porta, che deve gestire al meglio; infatti molte volte attraverso i propri collaboratori prende decisioni non viste direttamente da lui; deve essere un atleta, poiché il gioco del calcio è diventato velocissimo e atletico; deve “masticare” di calcio, nel senso che deve riconoscere le tattiche di gioco e gli schemi delle squadre in modo da poter posizionarsi al meglio. Infine, dice Pacifici, l'arbitro migliore non è quello che sbaglia di meno, ma colui che riesce a prendere spunto e a migliorarsi dei propri errori, egli deve essere umile e non convincersi di essere arrivato e convinto di sapere tutto; da quest'ultimo spunto la slide finale con una celebre frase di Seneca: “Molti uomini avrebbero potuto raggiungere la sapienza, se non avessero presunto di esservi già giunti”.
La folta platea ha assistito estasiata e ha ringraziato l'ospite con uno scrosciante applauso per l'insegnamento e l'esperienza manifestata. La serata è terminata con la cena nella stessa struttura e con la consegna di presenti all'ospite e lo scambio degli Auguri Pasquali.
Gigi La Vaccara
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Nella foto in alto: Carlo Pacifici
Nelle foto sotto: 1- da sinistra, Gino Giacchi, Michele Cavarretta, Michele Giordano, Filippo Tilaro, Carlo Pacifici e Paolo Rosso; 2- Filippo Tilaro e Carlo Pacifici; 3- Pacifici in conclusione della sua Lezione Tecnica; 4- La platea con gli associati siciliani inquadrati alla C.A.N. D; 5- La platea degli associati della sezione presenti e, in prima fila da sinistra, Giovanni Vetri, Gaspare Cernigliaro, Biagio Girlando, Giorgio Vitale, Alberto Parlato, Francesco D'Anna e Andrea Battaglia; 6- Foto di gruppo con Carlo Pacifici.

Stage atletico-tecnico per gli Assistenti d'Eccellenza a Enna
La formazione continua per tutte le forze arbitrali a disposizione dell'Organo Tecnico Ragionale è una prerogativa fermamente voluta e portata avanti dal Presidente regionale Giuseppe Raciti, per cui a distanza di un mese dall'ultimo raduno di metà campionato, il 18 febbraio a Enna è stato organizzato lo stage atletico e tecnico destinato agli Assistenti regionali. Un gruppo di giovani e preparati che hanno fino ad oggi dimostrato un buon andamento tecnico e che vengono sottoposti a test e valutazioni per prepararli a quelli che sono i livelli qualitativi imposti dalle Commissioni nazionali. Di questo gruppo facevano parte i nostri Alessandro Ensabella e Rocco Dario Brugliera.

Test di completamento per Arbitri e Assistenti a Enna
Test di completamento, venerdì 4 ottobre, per gli arbitri e assistenti siciliani a Enna, cui hanno partecipato tutti quegli associati che per motivi particolari o perché non hanno superato i test atletici o tecnici o perché erano assenti al precedente raduno di Agrigento. I presenti sono stati sottoposti alle prove atletiche sotto il controllo del referente regionale Salvatore Tilotta, coadiuvato da Agostino Spadaro della sezione di Catania.